COME SIAMO ARRIVATI AD UNA PA DIGITALE?
Per comprendere al meglio la riforma avvenuta nella PA, dobbiamo ripercorrere le tappe che hanno portato alla ribalta il concetto della DIGITALIZZAZIONE DOCUMENTALE e possiamo partire dal Piano Industriale della Pubblica Amministrazione, presentato il 28 maggio 2008, dal ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta.
Il Piano prevede tre principali interventi:
- INTERVENTO LEGISLATIVO PER OTTIMIZZARE LA PRODUTTIVITA' DEL LAVORO.
- RIORGANIZZAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE.
- RUOLO STRATEGICO DELLA DIGITALIZZAZIONE.
INTERVENTO LEGISLATIVO PER OTTIMIZZARE LA PRODUTTIVITA' DEL LAVORO
Il programma di rilancio della PA italiana deve muovere da alcuni pressuposti condivisi:
1) La dotazione di capitale umano deve essere comparata con quella disponibile nel settore privato
2) Livelli di retribuzione allineati a quelli del settore privato
3) Produttività dei dipendenti ed efficienza dei servizi erogati dalle organizzazioni pubbliche
4) Deficit competitivo dato soprattutto da forme organizzative inadeguate, con troppo personale dedicato all'attività di back-office.
5) Mancanza di un "datore di lavoro" a cui imputare l'eventuale responsabilità del fallimento.
RIORGANIZZAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE
Parallelamente alla riforma del pubblico impiego, si è intervenuti con misure dirette a razionalizzare l'organizzazione della Pubblica Amministrazione e a sviluppare una forte accelerazione dell'innovazione tecnologica.
le azioni si muoveranno su quattro punti principali:
1) Mobilità delle funzioni.
2) Qualità e Customers' satisfaction
3) Utilizzo ottimale degli immobili
4) Sponsorizzazioni e project financing
RUOLO STRATEGICO DELLA DIGITALIZZAZIONE
Presentazione del CAD (D.Lgs. n. 82 del, 7 marzo 2005)
il CAD (Codice dell'Amministrazione Digitale) D.Lgs. n. 82 del 7 marzo 2005 eregola e disciplina il processo di informatizzazione della P.A. per il completo trattamento dell'attività amministrativa in formato elettronico attraverso l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, al fine di una più efficiente attività amministrativa e di un'offerta di servizi innovativi per cittadini e imprese. Un'amministrazione digitale consentirà di ottenere notevoli risparmi di costi vivi (costo per il consumo di carta e personale specializzato) e costi nascosti (tempo impiegato per la ricerca dei documenti e per la loro gestione), maggiore efficienza nella gestione stessa grazie alla possibilità di condivisione dell'informazione digitale.
Presentazione delle modifiche e integrazioni al CAD (D.lgs. n.235, 30 dicembre 2010)
Il 10 Gennaio 2011 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. 30 dicembre 2010 n.235 recante modifiche ed integrazioni decreto legislativo n.150/2009. Iil 25 Gennaio è entrato in vigore il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale.
In seguito alla Riforma della Pubblica Amministrazione, l'approvazione del nuovo CAD va a costituire il secondo pilastro su cui poggia il disegno di modernizzazione della PA.
Questa misura è stata resa necessaria, a causa della rapida evoluzione tecnologica informatica ed ha come obiettivo quello di evitare strutture obsolete, consentendo risparmi per il nostro Paese e investimenti da parte di Paesi terzi.
Le novità che sono state apportate con gli aggiornamenti del D.Lgs. n.235 del 30 dicembre sono le seguenti:
- riorganizzazione della PA attraverso l'istituzione di un unico responsabile delle attività ICT, l'introduzione del protocollo informatico e del fascicolo elettronico;
- semplificazione dei rapporti con i cittadini e le imprese, attraverso l'introduzione e l'utilizzo dei pagamenti informatici, banche dati centralizzate, PEC, servizi in rete, firma digitale, dematerializzazione documentale e l'arricchimento dei contenuti dei siti istituzionali in termini di trasparenza;
- le PA dovranno predisporre appositi piani di emergenza idonei ad assicurare, in caso di eventi disastrosi, la continuità delle operazioni indispensabili a fornire i servizi ed il ritorno alla normale operatività.
Fonte: Presentazione ministro pubblica amministrazione e innovazione
Per comprendere al meglio la riforma avvenuta nella PA, dobbiamo ripercorrere le tappe che hanno portato alla ribalta il concetto della DIGITALIZZAZIONE DOCUMENTALE e possiamo partire dal Piano Industriale della Pubblica Amministrazione, presentato il 28 maggio 2008, dal ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta.
Il Piano prevede tre principali interventi:
- INTERVENTO LEGISLATIVO PER OTTIMIZZARE LA PRODUTTIVITA' DEL LAVORO.
- RIORGANIZZAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE.
- RUOLO STRATEGICO DELLA DIGITALIZZAZIONE.
INTERVENTO LEGISLATIVO PER OTTIMIZZARE LA PRODUTTIVITA' DEL LAVORO
Il programma di rilancio della PA italiana deve muovere da alcuni pressuposti condivisi:
1) La dotazione di capitale umano deve essere comparata con quella disponibile nel settore privato
2) Livelli di retribuzione allineati a quelli del settore privato
3) Produttività dei dipendenti ed efficienza dei servizi erogati dalle organizzazioni pubbliche
4) Deficit competitivo dato soprattutto da forme organizzative inadeguate, con troppo personale dedicato all'attività di back-office.
5) Mancanza di un "datore di lavoro" a cui imputare l'eventuale responsabilità del fallimento.
RIORGANIZZAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE
Parallelamente alla riforma del pubblico impiego, si è intervenuti con misure dirette a razionalizzare l'organizzazione della Pubblica Amministrazione e a sviluppare una forte accelerazione dell'innovazione tecnologica.
le azioni si muoveranno su quattro punti principali:
1) Mobilità delle funzioni.
2) Qualità e Customers' satisfaction
3) Utilizzo ottimale degli immobili
4) Sponsorizzazioni e project financing
RUOLO STRATEGICO DELLA DIGITALIZZAZIONE
Presentazione del CAD (D.Lgs. n. 82 del, 7 marzo 2005)
il CAD (Codice dell'Amministrazione Digitale) D.Lgs. n. 82 del 7 marzo 2005 eregola e disciplina il processo di informatizzazione della P.A. per il completo trattamento dell'attività amministrativa in formato elettronico attraverso l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, al fine di una più efficiente attività amministrativa e di un'offerta di servizi innovativi per cittadini e imprese. Un'amministrazione digitale consentirà di ottenere notevoli risparmi di costi vivi (costo per il consumo di carta e personale specializzato) e costi nascosti (tempo impiegato per la ricerca dei documenti e per la loro gestione), maggiore efficienza nella gestione stessa grazie alla possibilità di condivisione dell'informazione digitale.
Presentazione delle modifiche e integrazioni al CAD (D.lgs. n.235, 30 dicembre 2010)
Il 10 Gennaio 2011 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. 30 dicembre 2010 n.235 recante modifiche ed integrazioni decreto legislativo n.150/2009. Iil 25 Gennaio è entrato in vigore il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale.
In seguito alla Riforma della Pubblica Amministrazione, l'approvazione del nuovo CAD va a costituire il secondo pilastro su cui poggia il disegno di modernizzazione della PA.
Questa misura è stata resa necessaria, a causa della rapida evoluzione tecnologica informatica ed ha come obiettivo quello di evitare strutture obsolete, consentendo risparmi per il nostro Paese e investimenti da parte di Paesi terzi.
Le novità che sono state apportate con gli aggiornamenti del D.Lgs. n.235 del 30 dicembre sono le seguenti:
- riorganizzazione della PA attraverso l'istituzione di un unico responsabile delle attività ICT, l'introduzione del protocollo informatico e del fascicolo elettronico;
- semplificazione dei rapporti con i cittadini e le imprese, attraverso l'introduzione e l'utilizzo dei pagamenti informatici, banche dati centralizzate, PEC, servizi in rete, firma digitale, dematerializzazione documentale e l'arricchimento dei contenuti dei siti istituzionali in termini di trasparenza;
- le PA dovranno predisporre appositi piani di emergenza idonei ad assicurare, in caso di eventi disastrosi, la continuità delle operazioni indispensabili a fornire i servizi ed il ritorno alla normale operatività.
Fonte: Presentazione ministro pubblica amministrazione e innovazione
Alcuni dati possono aiutarci a capire il vantaggio che il DOCUMENTO DIGITALE può portare alle aziende, dalle più piccole alle più grandi.
Un recente studio sul "Documento Digitale" condatto dalla società Net Consulting per conto di Infocamere ha evidenziato i costi nascosti di una gestione documentale "tradizionale".
Ogni anno, in Italia, vengono stampate 115 MILIARDI di pagine (circa), di cui 19,5 MILIARDI sono inutilizzate e finiscono per mesi su una scrivania o direttamente nel cestino e generano un costo di 290.000.000,00 euro/anno.
si stima che nell'arco di un anno ogni documento cartaceo venga riprodotto dalle 9 alle 11 volte, generando un costo di 18,00 euro per documento.
Per quanto riguarda l'archivio cartaceo bisogna considerare gli spazi che essi sottraggono alle funzioni aziendali o al costo per prendere in affitto spazi fuori dalla propria azienda.
Ai suddetti costi (diretti ed indiretti) bisogna aggiungere i costi di personale e di gestione.
40% percentuale media del tempo di ogni impiegato speso in attività di gestione documentale.
L'ARCHIVIAZIONE CARTACEA, risulta non solo più costosa rispetto all'archiviazione digitale dei documenti, ma risulta essere anche assai meno efficiente: 1 documento su 20 viene perduto ed il 3% dei documenti viene archiviato erroneamente.
Il costo di recupero è stato stimato in 120,00 euro per ogni singolo documento.
Fonte: Elaborazioni NetConsulting su fonti IPSOS Global e Xplor Italia Research, 2006
Ogni anno, in Italia, vengono stampate 115 MILIARDI di pagine (circa), di cui 19,5 MILIARDI sono inutilizzate e finiscono per mesi su una scrivania o direttamente nel cestino e generano un costo di 290.000.000,00 euro/anno.
si stima che nell'arco di un anno ogni documento cartaceo venga riprodotto dalle 9 alle 11 volte, generando un costo di 18,00 euro per documento.
Per quanto riguarda l'archivio cartaceo bisogna considerare gli spazi che essi sottraggono alle funzioni aziendali o al costo per prendere in affitto spazi fuori dalla propria azienda.
Ai suddetti costi (diretti ed indiretti) bisogna aggiungere i costi di personale e di gestione.
40% percentuale media del tempo di ogni impiegato speso in attività di gestione documentale.
L'ARCHIVIAZIONE CARTACEA, risulta non solo più costosa rispetto all'archiviazione digitale dei documenti, ma risulta essere anche assai meno efficiente: 1 documento su 20 viene perduto ed il 3% dei documenti viene archiviato erroneamente.
Il costo di recupero è stato stimato in 120,00 euro per ogni singolo documento.
Fonte: Elaborazioni NetConsulting su fonti IPSOS Global e Xplor Italia Research, 2006